Alessandra Calò – Kochan

 50,00

cm 32 × 22
pag. 32
testo italiano/inglese

Categoria:

Descrizione

Kochan è un nome. Quello del protagonista di Confessioni di una maschera (Yukio Mishima, 1949). Una sorta di diario di viaggio, che accompagna il lettore alla scoperta di frammenti di vita e identità del protagonista.
Kochan è anche il nome del progetto fotografico che ho iniziato nel 2016 quando ho scoperto che la New York Public Library aveva messo online una buona parte dei suoi documenti d’archivio. Il recupero e il riutilizzo di materiali sono il punto di partenza della mia ricerca e produzione artistica. Il lavoro che realizzo con i materiali d’archivio mi permette di creare nuovi universi e raccontare, ogni volta, nuove storie, oltre ad essere un vero e proprio viaggio nell’immagine fotografica.
Ho trascorso giorni interi tra carte geografiche, manoscritti e lettere. Ma è dalle mappe che sono stata attratta e, accompagnata dai loro segni e dalle loro tracce, ho deciso di affiancarle ad una serie di autoscatti.
Partendo da riflessioni sul concetto di identità, in questo progetto anche io, come Kochan, ho cercato di immaginare il viaggio che ogni persona compie per scoprire e affermare se stesso.
Considerando il corpo come un territorio da esplorare, mi sono resa conto che nulla può essere considerato definitivo: i confini si ridisegnano, il territorio fisico è soggetto a cambiamenti così come i nostri atteggiamenti, le azioni ed il rapporto verso la natura e gli uomini.

Kochan is a name. He is the protagonist of the Japanese novel Confessions of a Mask (Yukio Mishima, 1949). This novel serves as a kind of a travel diary that leads the reader to discover the identity and life fragments of its protagonist. Kochan is also the name of my photographic project, one that I began in 2016 when I discovered that the New York Public Library had posted a large part of its archival documents online. The recovery and reuse of old materials is the starting point of my research and production as an artist. My work with archival materials allows me to create new universes and tell new stories each time, and it also makes it possible for me to take a real “journey” into the photographic image. I spent entire days looking at maps, manuscripts, and letters. But I was especially attracted to the maps, and, using their signs and traces, I decided to combine them with a series of self-portraits. In this project, like Kochan, I tried to imagine the journey that each of us makes in order to affirm our own self. Conceiving of the body as a territory to be explored, I realized that nothing can be considered definitive: the boundaries are always redrawn, and all is subject to change, from the physical territory to our attitudes, actions, and relationship toward Nature and fellow human beings.


Alessandra Calò nasce a Taranto. È un’artista che utilizza differenti mezzi per approfondire temi legati all’identità e alla memoria. Pratica dominante nel suo lavoro è il recupero e la reinterpretazione di materiali d’archivio attraverso i quali non intende attuare una rievocazione nostalgica del passato ma proporre una nuova visione della realtà.
Le sue opere fanno parte di importanti collezioni e sono state esposte in prestigiose mostre e festival internazionali.
Nel 2015 partecipa a Fotografia Europea con il progetto Fotoscopia, che entra a far parte della collezione Artphilein Foundation (Lugano).
Nel 2016 il suo progetto Secret Garden vince il Premio Combat per l’Arte Contemporanea e successivamente realizza il suo primo libro d’artista (2018, Danilo Montanari Editore) con prefazione di Erik Kessels, menzione speciale al Premio Bastianelli come miglior libro fotografico pubblicato in Italia.
Secret Garden entra a far parte della Collezione Maramotti, Donata Pizzi, MoMA e Met Museum.
Nel 2018 partecipa a Circulation Festival (Parigi) e viene invitata a rappresentare l’Italia per la XIV Giornata del Contemporaneo nell’istituto Italiano di Cultura di Madrid. Nel 2022 partecipa a Fotografia Europea con il progetto HERBARIUM i fiori sono rimasti rosa (Palazzo dei Musei) e con il progetto Kochan ai Rencontres PhotoGaspésie (Canada) e festival Photaumnales (Francia).
Attualmente ha pubblicato libri d’artista con Danilo Montanari Editore (Kochan 2022, Secret Garden 2018, 2021) e studiofaganel (Herbarium, 2022). Vive e lavora a Reggio Emilia.