Fluxus Again!

 25,00

A History of a Radical Experience
1952-1962-2022

edited by Gianni Emilio Simonetti
cm 21 × 21 pag. 108
ill. b.n.
english and italian text
2022

Categoria:

Descrizione

Fluxus è stata un’avventura culturale, visuale e sociale che ha avuto inizio nel 1962. Lontano dal voler essere una nostalgica celebrazione, il 1962 non è qui proposto come un anno di partenza, ma come primo approdo di un percorso che ha inizio un decennio prima, nel 1952, per opera di John Cage presso il Black Mountain College.
Sperimentazioni linguistiche e formali si inverano nel corso degli anni Sessanta in un brulicante fervore, in bilico fra Europa, Stati Uniti e Giappone, in un innovativo paradigma, estraneo alle convenzioni estetiche fino a quel momento sperimentate. Così il 1962 diviene il fulcro di uno sviluppo perpetuo che approda al 2022, nella convinzione che l’arte possa essere un mezzo di dominio politico sulla forma di spettacolo o, in altre parole, una delle forme originarie della prassi.
Procedendo per narrazioni sintetiche e close-up, il volume restituisce un’esperienza particolarmente rilevante del secondo dopoguerra, sdoganandolo da interpretazioni miope o di parte, avvalendosi dei materiali iconografici e d’archivio di Luigi Bonotto, fra le più rilevanti collezioni Fluxus in Europa.

Gianni Emilio Simonetti (Roma, 1940) ha fatto parte dell’esperienza artistico/politica di Fluxus. La sua produzione artistica, influenzata dalle ricerche di John Cage, si è concretizzata in concerti, performance e opere in cui l’aspetto visivo di segni, simboli e colori genera una sorta di spartito musicale. Sperimentatore senza categorie, si è cimentato anche nella regia teatrale e cinematografica nonché nell’editoria d’avanguardia. È stato docente in Food Design presso il Politecnico di Milano e di Antropologia culturale allo IED. Nel 2017, una parte rilevante del suo archivio, dal 1962 al 2016 circa, è stato acquisito dalla Beinecke Library della Yale University.

Fluxus was a cultural, visual, and social adventure that began in 1962. Far from wanting to be a nostalgic celebration, 1962 is not offered here as a starting year, but as the first landing on a journey that began a decade before, in 1952, thanks to John Cage at Black Mountain College.
During the Sixties, linguistic and formal experiments emerge in a teeming fervor, poised between Europe, the United States and Japan, in an innovative paradigm, extraneous to the aesthetic conventions experienced up to that moment. Thus 1962 becomes the fulcrum of a perpetual development that leads to 2022, in the belief that art can be a mean of political domination over the form of the spectacle or, in other words, one of the original forms of praxis.
Proceeding through synthetic narratives and close-ups, the volume returns a remarkably relevant experience of the post-war period, clearing it from myopic criticisms, relying on iconographic and archival materials belonging to Luigi Bonotto, one of the most relevant Fluxus collections in Europe.

Gianni Emilio Simonetti (Rome, 1940), was part of the artistic/political experience of Fluxus. His artistic production, influenced by John Cage’s research, has resulted in concerts, performances and works in which the visual aspect of signs, symbols and colors generates a sort of musical score. An experimenter without categories, he has also tried his hand at theater and film directing as well as avant-garde publishing. He has been a lecturer in Food Design at the Politecnico di Milano and in Cultural Anthropology at the IED. In 2017, a significant portion of his archive, from around 1962 to 2016, was acquired by the Beinecke Library of Yale University.