Descrizione
La prima monografia con taglio retrospettivo pubblicata sulla ricerca dell’artista. Il medium fotografico è utilizzato da Fabio Sandri a partire dalla sua essenza di impronta, su supporto fotosensibile a contatto diretto con la materialità dei luoghi, o come impronta in continuo sviluppo che registra la presenza di chi fruisce lo spazio. La fotografia, ma anche la videoproiezione dell’immagine e più recentemente l’inversione digitale, sono utilizzati dall’artista come elementi materici rivelatori di una forma di scultura in divenire continuo.
Come scrive Luca Panaro «Solitamente la fotografia viene utilizzata per fissare quello che l’occhio vede, nel caso di Sandri invece, il dispositivo si predispone alla “scoperta” di qualcosa che solo la carta fotografica può registrare».