Giuseppe De Mattia – Economia Circolare

Prendere o lasciare

L’opera Economia circolare – e di conseguenza questo libretto – nascono da una commissione che il MAMbo di Bologna ha affidato a Giuseppe De Mattia alla fine del 2021. Si trattava della produzione di un breve video di auguri natalizi per i canali social dell’istituzione cittadina, qualcosa di scanzonato e goliardico per iniziare il nuovo anno in questi tempi difficili. Certo, le richieste sono state esaudite, sia nel video in sé che nello spirito della sua realizzazione: una trovata divertente tra amici, partorita in una serata qualunque, proprio al bar del museo, e conclusasi in una giornata di riprese poche settimane dopo.
Ciò che tuttavia balza all’occhio, e che non cessa di sorprendermi, è la capacità con cui De Mattia riesce a calarsi in situazioni apparentemente esterne alla sua pratica artistica, cogliendo in esse l’occasione, il giusto pretesto, per sviluppare la sua ricerca in una direzione precisa e proseguendo una strada già tracciata. Economia circolare – prendo in prestito il titolo di una recente mostra di De Mattia – è una “narrazione breve” che inscena una grottesca trattativa televisiva intavolata da un venditore impersonato dall’amico, e alle volte performer, Raffaele Santoro. Dall’altra parte della cornetta c’è un artista, incalzato dall’imbonitore e invitato a comprare un orologio di lusso investendo così la vincita di un premio, per poi rivendere il suddetto orologio in modo da acquistare un bene immobile e sicuro: una casa al mare in Salento.
Quando ci siamo conosciuti, Giuseppe stava lavorando a una serie dal titolo Ingegno e Indipendenza (2018) che rappresenta il punto di partenza di una linea di ricerca per lui ora fondamentale, orientata a riflettere sulla figura dell’artista non tanto come agente creativo, quanto nella sua connotazione di operatore precario. Figura fragile e instabile, alla ricerca di un riconoscimento non narcisistico ma professionale e di un diritto a esistere in un contesto diverso da quello stato di natura – di guerra di tutti contro tutti – che è il sistema dell’arte. Questa presa di posizione critica, e per certi versi anche autocritica, sul ruolo dell’artista, del suo habitus e, giocoforza, dell’arte stessa in relazione ai cortocircuiti della sua vendibilità, emerge con nuove sfumature in Economia circolare.
Se in Ingegno e Indipendenza l’artista si cimentava in improbabili performance all’aperto, in imbrogli programmati per campare alla giornata, Economia circolare mette in scena un altrettanto improbabile espediente di sopravvivenza. Il venditore che – con atteggiamento fedele a tutti i cliché tipici delle televendite – tenta di “piazzare” l’orologio all’artista, ne sconfessa di fatto il ruolo. Da un lato, lo spinge a chiamarsi fuori da logiche carrieristiche: investire la vincita di un premio in un orologio, sembra dirci, vale più della produzione di una nuova opera o di una mostra. Non ha senso alimentare vortici competitivi e speculativi. Dall’altro, la sua postura riecheggia goffamente quella dell’addetto ai lavori, di colui che all’interno del sistema dell’arte – con ottimismo spesso fuori posto – prospetta grandi affari e luminose prospettive. De Mattia sembra voler evidenziare un bivio impietoso: o una resa, o l’accettazione di narrazioni inconsistenti. Delle due l’una? No, non è certo questa la posizione dell’artista, si tratta appunto di un esercizio di consapevolezza e di critica attraverso cui esplorare nuove vie e affermare l’urgenza di alternative. Il finale del video, pur nella sua ironia, ci lascia intendere che sconti, né da una parte né dall’altra, non se ne possono fare.

Enrico Camprini

Giuseppe De Mattia – MDA, Movimento Disegnatori Anonimi

Giuseppe De Mattia, nato a Bari nel 1980, vive e lavora a Bologna da vent’anni. È un artista che utilizza diversi strumenti per indagare sul rapporto tra memoria e contemporaneità. Comincia con la fotografia per poi spostarsi al video e all’audio fino ad arrivare al disegno. Per i suoi lavori, che prendono sempre forme installative diverse, utilizza supporti e strumenti (spesso auto-costruiti) che possano compiere narrazioni.
Lavora da solo o in collettivi come Coclite/De Mattia e Casa a Mare (con Luca Coclite e Claudio Musso). Collabora con Home Movies – Archivio Nazionale del film di Famiglia. È rappresentato dalla galleria Matèria di Roma, pubblica con Danilo Montanari Editore, Corraini e Skinnerboox. Dal 2015 ha avviato un progetto editoriale di auto-pubblicazione con il nome di Libri Tasso di cui oggi fanno parte anche Eleonora Ondolati e Carlo Favero.

Giuseppe De Mattia – Manifesto

Giuseppe De Mattia, nato a Bari nel 1980, vive e lavora a Bologna da vent’anni. È un artista che utilizza diversi strumenti per indagare sul rapporto tra memoria e contemporaneità. Comincia con la fotografia per poi spostarsi al video e all’audio fino ad arrivare al disegno. Per i suoi lavori, che prendono sempre forme installative diverse, utilizza supporti e strumenti (spesso auto-costruiti) che possano compiere narrazioni.
Lavora da solo o in collettivi come Coclite/De Mattia e Casa a Mare (con Luca Coclite e Claudio Musso). Collabora con Home Movies – Archivio Nazionale del film di Famiglia. È rappresentato dalla galleria Matèria di Roma, pubblica con Danilo Montanari Editore, Corraini e Skinnerboox. Dal 2015 ha avviato un progetto editoriale di auto-pubblicazione con il nome di Libri Tasso di cui oggi fanno parte anche Eleonora Ondolati e Carlo Favero.

Giuseppe De Mattia – Manifesto

Giuseppe De Mattia, nato a Bari nel 1980, vive e lavora a Bologna da vent’anni. È un artista che utilizza diversi strumenti per indagare sul rapporto tra memoria e contemporaneità. Comincia con la fotografia per poi spostarsi al video e all’audio fino ad arrivare al disegno. Per i suoi lavori, che prendono sempre forme installative diverse, utilizza supporti e strumenti (spesso auto-costruiti) che possano compiere narrazioni.
Lavora da solo o in collettivi come Coclite/De Mattia e Casa a Mare (con Luca Coclite e Claudio Musso). Collabora con Home Movies – Archivio Nazionale del film di Famiglia. È rappresentato dalla galleria Matèria di Roma, pubblica con Danilo Montanari Editore, Corraini e Skinnerboox. Dal 2015 ha avviato un progetto editoriale di auto-pubblicazione con il nome di Libri Tasso di cui oggi fanno parte anche Eleonora Ondolati e Carlo Favero.

Giuseppe De Mattia – Manifesto

Giuseppe De Mattia, nato a Bari nel 1980, vive e lavora a Bologna da vent’anni. È un artista che utilizza diversi strumenti per indagare sul rapporto tra memoria e contemporaneità. Comincia con la fotografia per poi spostarsi al video e all’audio fino ad arrivare al disegno. Per i suoi lavori, che prendono sempre forme installative diverse, utilizza supporti e strumenti (spesso auto-costruiti) che possano compiere narrazioni.
Lavora da solo o in collettivi come Coclite/De Mattia e Casa a Mare (con Luca Coclite e Claudio Musso). Collabora con Home Movies – Archivio Nazionale del film di Famiglia. È rappresentato dalla galleria Matèria di Roma, pubblica con Danilo Montanari Editore, Corraini e Skinnerboox. Dal 2015 ha avviato un progetto editoriale di auto-pubblicazione con il nome di Libri Tasso di cui oggi fanno parte anche Eleonora Ondolati e Carlo Favero.

Giuseppe De Mattia – Le bugie del giovane Danilo Montanari

Giuseppe De Mattia, nato a Bari nel 1980, vive e lavora a Bologna da vent’anni. È un artista che utilizza diversi strumenti per indagare sul rapporto tra memoria e contemporaneità. Comincia con la fotografia per poi spostarsi al video e all’audio fino ad arrivare al disegno. Per i suoi lavori, che prendono sempre forme installative diverse, utilizza supporti e strumenti (spesso auto-costruiti) che possano compiere narrazioni.
Lavora da solo o in collettivi come Coclite/De Mattia e Casa a Mare (con Luca Coclite e Claudio Musso). Collabora con Home Movies – Archivio Nazionale del film di Famiglia. È rappresentato dalla galleria Matèria di Roma, pubblica con Danilo Montanari Editore, Corraini e Skinnerboox. Dal 2015 ha avviato un progetto editoriale di auto-pubblicazione con il nome di Libri Tasso di cui oggi fanno parte anche Eleonora Ondolati e Carlo Favero.

Giuseppe De Mattia – Made in Germany

Made in Germany è un libro nato da una collezione di oltre dieci anni in cui l’autore ha messo da parte migliaia di prove di penne di un unico negozio di penne di pregio del centro di Bologna.
Di oltre mille fogli, De Mattia ne ha salvati solo settanta in cui ha riconosciuto il segno del proprietario del negozio e da questi ne ha selezionati sedici, quelli raccolti in questo libro.
I “disegni” sono riprodotti leggermente fuori scala e viene mostrato solo uno dei due lati. Il processo allontana l’originale dall’oggetto reale quanto basta per mantenere una veridicità segnica e al contempo ricordare una piccola collezione di disegni d’artista.

Giuseppe De Mattia è nato a Bari nel 1980, vive e lavora a Bologna. Da diverso tempo la sua ricerca è incentrata soprattutto sull’osservazione, lo studio e il recupero di oggetti destinati ad essere buttati. Il suo lavoro tende a salvare ciò che è generato dal passaggio del tempo come scarto, e di prendersene cura. Questa pratica contraddistingue il suo lavoro come artista singolo o nel duo, con Luca Coclite, “Casa a Mare” (curato da Claudio Musso), in attività da Gennaio 2015. La sua ricerca spesso ha radici in archivi filmici come Home Movies (Archivio del Film di Famiglia) di Bologna. Con loro sviluppa progetti di ricerca che avvalorano la tesi che ogni film è un archivio fotografico inconsapevole. I suoi progetti nascono in un mercato dell’antiquariato, oppure in una collezione, che è elemento fondamentale nel suo lavoro. Tutto parte dall’atto di collezionare e dall’ossessione di usare ciò che è stato già costruito in un tempo più o meno vicino. Tra i suoi strumenti di lavoro c’è la fotografia, il video, l’audio e il disegno. giuseppedemattia.tumblr.com

Giuseppe De Mattia is an artist born 1980 in Bari. He graduated from DAMS Cinema in Bologna after having abandoned studies in Town Planning at the Milan Polytechnic. He works with various artists, directors, musicians and architects. His works have appeared in numerous collective shows and some are in public and private collections. He currently lives between Bologna and Berlin and is represented by the Nowhere Gallery of Milan. giuseppedemattia.tumblr.com

Giuseppe De Mattia – Quaderno d’artista

Formato cm 16,5 × 24
Euro 5,00.

Giuseppe De Mattia è nato a Bari nel 1980, vive e lavora a Bologna. Da diverso tempo la sua ricerca è incentrata soprattutto sull’osservazione, lo studio e il recupero di oggetti destinati ad essere buttati. Il suo lavoro tende a salvare ciò che è generato dal passaggio del tempo come scarto, e di prendersene cura. Questa pratica contraddistingue il suo lavoro come artista singolo o nel duo, con Luca Coclite, “Casa a Mare” (curato da Claudio Musso), in attività da Gennaio 2015. La sua ricerca spesso ha radici in archivi filmici come Home Movies (Archivio del Film di Famiglia) di Bologna. Con loro sviluppa progetti di ricerca che avvalorano la tesi che ogni film è un archivio fotografico inconsapevole. I suoi progetti nascono in un mercato dell’antiquariato, oppure in una collezione, che è elemento fondamentale nel suo lavoro. Tutto parte dall’atto di collezionare e dall’ossessione di usare ciò che è stato già costruito in un tempo più o meno vicino. Tra i suoi strumenti di lavoro c’è la fotografia, il video, l’audio e il disegno. giuseppedemattia.tumblr.com

Giuseppe De Mattia is an artist born 1980 in Bari. He graduated from DAMS Cinema in Bologna after having abandoned studies in Town Planning at the Milan Polytechnic. He works with various artists, directors, musicians and architects. His works have appeared in numerous collective shows and some are in public and private collections. He currently lives between Bologna and Berlin and is represented by the Nowhere Gallery of Milan. giuseppedemattia.tumblr.com

(Rarities) Fotomedia. Die erfahrungen, italienischer künstler im umgang mit foto und videotape

«Il rapporto con l’immagine fotografica ha assunto oggi proporzioni tali sia sul piano artistico che su quello della vita di tutti i giorni che un artista non può prescindere dal considerarlo come parte integrante del suo bagaglio culturale.(…) Quando tre anni fa progettammmo questa mostra di 11 artisti italiani che usano la fotografia, non era ancora scoppiata la voga iperrealista lanciata con clamore dalla quinta documenta di Kassel. La presenza di questo fenomeno si contrappone alla selezione che proponiamo ora: l’uso di un’immagine riprodotta meccanicamente invece che manualmente rende le cose più complicate ma anche più interessanti. La nostra selezione ha tenuto conto solo di quegli artisti che, pur intervenendo talvolta direttamente sull’immagine fotografica, utilizzano come base del loro lavoro la fotografia pura e semplice riportata sulla tela o sulla carta emulsionate. A questo abbiamo poi aggiunto una selezione di videotapes realizzati da artisti italiani negli ultimi anni, per sottolineare ulteriormente il carattere meccanico nella presentazione delle immagini come base del lavoro di una vasta area di artisti italiani».

Agnetti
Di Bello
Bertini
Mariani
Paolini
Parmiggiani
Paella
la Rocca
Schifano
Tagliaferro
Vaccari

VIDEO

Agnetti
Asnaghi
Berardinone
Calzolari
Chiari
Carpi
Colombo
La Rocca
Mattiacci
Mosconi
Nespolo
Ontani
Patella
Paradiso
Pacus
Pisani
Pisani
Vaccari

La coincidenza dello sguardo

La coincidenza dello sguardo nasce da una scoperta d’archivio, un’intuizione, che origina un progetto in cui si fonde l’approccio di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, centrato sul recupero e sulla rielaborazione delle immagini filmiche private, con la ricerca artistica di Giuseppe De Mattia.
Un progetto che cerca le corrispondenze nella produzione di immagini in una particolare fase storica, trovando coincidenze e vicinanze tra lo sguardo fotografico di Luigi Ghirri e quello dei cineamatori e che ha dato alla luce una mostra (a Bologna nel mese di ottobre 2014) con una serie di stampe fotografiche realizzate nel laboratorio di Arrigo Ghi a Modena, un’installazione video ad opera di Ilaria Ferretti, e ora questa piccola pubblicazione.

Coincidence of the Glance grew out of an archive discovery, an insight, which gave birth to a project that fuses the approach of Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia, centred on the recovery and re-elaboration of private film images, with Giuseppe De Mattia’s artistic research.
A project that seeks correspondences in the image production of a particular historical phase and finds coincidences and closeness between the photographic glance of Luigi Ghirri and that of amateur moviemakers. The result was an exhibition (in Bologna, October 2014) with a series of photographic prints created at Arrigo Ghi’s workshop in Modena, a video installation by Ilaria Ferretti and now this little publication.

Strada Maggiore 49 – Casa Arcangeli

Il titolo di questo lavoro fa riferimento all’indirizzo e al numero civico dove, per molti anni, ha abitato una famiglia di grandi artisti e intellettuali che hanno dato lustro alla vita culturale della città di Bologna.

The title of this work refers to the address in Bologna where, for many years, a family of great artists and intellectuals lived who brought distinction to the city’s cultural life.

Giuseppe De Mattia è nato a Bari nel 1980, vive e lavora a Bologna. Da diverso tempo la sua ricerca è incentrata soprattutto sull’osservazione, lo studio e il recupero di oggetti destinati ad essere buttati. Il suo lavoro tende a salvare ciò che è generato dal passaggio del tempo come scarto, e di prendersene cura. Questa pratica contraddistingue il suo lavoro come artista singolo o nel duo, con Luca Coclite, “Casa a Mare” (curato da Claudio Musso), in attività da Gennaio 2015. La sua ricerca spesso ha radici in archivi filmici come Home Movies (Archivio del Film di Famiglia) di Bologna. Con loro sviluppa progetti di ricerca che avvalorano la tesi che ogni film è un archivio fotografico inconsapevole. I suoi progetti nascono in un mercato dell’antiquariato, oppure in una collezione, che è elemento fondamentale nel suo lavoro. Tutto parte dall’atto di collezionare e dall’ossessione di usare ciò che è stato già costruito in un tempo più o meno vicino. Tra i suoi strumenti di lavoro c’è la fotografia, il video, l’audio e il disegno. giuseppedemattia.tumblr.com

Giuseppe De Mattia is an artist born 1980 in Bari. He graduated from DAMS Cinema in Bologna after having abandoned studies in Town Planning at the Milan Polytechnic. He works with various artists, directors, musicians and architects. His works have appeared in numerous collective shows and some are in public and private collections. He currently lives between Bologna and Berlin and is represented by the Nowhere Gallery of Milan. giuseppedemattia.tumblr.com

Info

La casa editrice Danilo Montanari, con sede a Ravenna, si occupa di arte contemporanea, fotografia e architettura dal 1980. Ha pubblicato oltre 700 volumi collaborando con i principali artisti sia italiani che internazionali, da Mario Schifano a Sol Lewitt, da Jannis Kounellis a Joseph Kosuth, Giulio Paolini.
Ha pubblicato il primo libro di Maurizio Cattelan nel 1989, e la prima importante monografia di Alighiero Boetti.
In particolare Danilo Montanari Editore cura libri d’artista a tiratura limitata.
La collezione dell’editore è stata oggetto di una mostra con catalogo nel settembre 2011 nell’Aula magna della biblioteca dell’Università di Bologna con una presentazione di Mario Diacono.
Tra i titoli della fotografia: Luigi Ghirri, Olivo Barbieri, Paolo Ventura e  gli emergenti Michele Buda, Lisa Santarelli, Alessandra Dragoni, Giuseppe De Mattia.
Tra i referenti della casa editrice ci sono gallerie d’arte, pubbliche amministrazioni, fondazioni bancarie e musei (Palazzo delle Esposizioni, Roma, MOCA Los Angeles, Musée de la Marine, Nizza, Rossini Opera festival Pesaro, Christian Stein, Milano, Collezione Maramotti, Reggio Emilia, UCLA, California, ecc.)
La casa editrice partecipa da anni a fiere e manifestazioni nazionali e internazionali:
Artissima Torino, Artelibro Bologna, Mia Milano, Artefiera Bologna, Fotofever Bruxelles, Codex San Francisco, New York (con lo studio Aperture).

Danilo Montanari Editore
Via A. Zirardini 3
48121 Ravenna
Phone: +39 0544 200961
Mobile: +39 338 5948186
Mail: info.danilomontanari@gmail.com

The publishing house Danilo Montanari of Ravenna has been involved in contemporary art, photography and architecture since 1980, bringing out more than 700 titles and collaborating  with leading Italian and international artists from Mario Schifano to Sol Lewitt, from Jannis Kounellis to Joseph Kosuth and Giulio Paolini.
It published Maurizio Cattelan’s first book in 1989, and the first significant monograph on Alighiero Boetti.
In particular Danilo Montanari Editore handles limited edition artists’ books.
An exhibition of the publisher’s collection, with catalogue, was held in September 2011 at Bologna University, in the Great Hall of the Library, with a presentation by Mario Diacono.
Photographers on the list include Luigi Ghirri, Olivo Barbieri and Paolo Ventura, with emerging artists Michele Buda, Lisa Santarelli, Alessandra Dragoni and Giuseppe De Mattia
The publishing house works with art galleries, public administrations and bank and museum foundations (Palazzo delle Esposizioni, Rome, MOCA Los Angeles, Musée de la Marine, Nice, Rossini Opera Festival, Pesaro, Christian Stein, Milan, Maramotti Collection, Reggio Emilia, UCLA, California, etc.).
For years Danilo Montanari Editore has been taking part in national and international trade fairs and shows such as Artissima (Turin), Artelibro (Bologna), Mia Milano, Artefiera (Bologna), Fotofever Brussels, Codex San Francisco and in New York with the studio Aperture.
 

Danilo Montanari Editore
Via A. Zirardini 3
48121 Ravenna
Phone: +39 0544 200961
Mobile: +39 338 5948186
Mail: info.danilomontanari@gmail.com

Arte in scena

Un repertorio esaustivo degli anni d’oro della performance, con un vasto apparato di documentazione fotografica, da Manzoni a Pascali, da Pistoletto a Mattiacci, Calzolari, Schifano. Bibliografia completa.

An exhaustive collection from the golden years of performance art with extensive photographic documentation, from Manzoni to Pascali, from Pistoletto to Mattiacci, Calzolari and Schifano.