Paolo Ventura – La gamba ritrovata

 35,00

Testi di Maria Francesca Bonetti e Francesca Fabiani

Formato cm 23,5 x 33, pag. 40
Tiratura limitata di 300 copie / Limited edition of 300

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Descrizione

Un progetto in collaborazione con gli Archivi dell’Iccd, la fotografia di uno scheletro di gamba viene affiancata all’immagine di un ufficiale senza gamba ritrovata curiosando tra gli album fotografici di un antiquario. Nasce così, attraverso un rigoroso lavoro di documentazione, una curiosa messa in scena.

La gamba ritrovata
Qualche anno fa sono stato a Montebello della Battaglia, dove il 20 maggio 1859 l’esercito sardo piemontese alleato con i francesi sconfisse l’esercito austriaco, ricacciandolo oltre il Po.
Volevo fotografare l’ossario che sorge al margine del campo di battaglia, il custode mi disse che qualche giorno prima un contadino aveva trovato una gamba di un soldato.
Mi fece vedere le ossa, tibia e perone, il piede calzava ancora la scarpa di un soldato piemontese, la caviglia fasciata dalla ghetta, la fotografai.
Qualche mese dopo a un mercatino trovai una fotografia che ritraeva un giovane ufficiale piemontese che appoggiandosi a un amico mostrava la perdita della sua gamba destra, sul retro una scritta “eroe di Montebello”» (Paolo Ventura)

The Rediscovered Leg
Some years ago, I was in Montebello della Battaglia, where on May 20, 1859, the Piedmont-Sardinia army allied with the French defeated the Austrian army, forcing it back beyond the Po river.
I wanted to photograph the ossuary that stands at the border of the battlefield. The custodian told me that, a few days before, a farmer had found the leg of a soldier.
He showed me the bones, tibia and fibula, the foot still wearing the shoe of a Piedmont soldier, the ankle wrapped with a gaiter. I photographed it.
A few months later, at a small market, I found a photograph that portrayed a young Piedmont army official who, leaning against a friend of his, displayed the loss of his right leg. On the back of the photograph, someone had written “the hero of Montebello.” (Paolo Ventura)

Paolo Ventura è nato a Milano nel 1968. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 1989 al 1991.
Il suo lavoro è stato largamente esposto in Italia e all’estero, compresa la 54 Biennale di Venezia. Le sue fotografie fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private, fra cui Museum of Fine Art, Boston; The Library of Congress, Washington; Maison Europèenne de la Photographie, Parigi; Museo Fortuny, Venezia e il Museo d’Arte Contemporanea di Roma MACRO.
Dopo aver vissuto e lavorato per diversi anni a New York, nel 2010 Ventura si trasferisce ad Anghiari, un piccolo paese della Toscana dove attualmente vive e lavora.
www.paoloventura.com


Paolo Ventura was born in Milan, Italy in 1968. He studied at the Accademia di Belle Arti di Brera, from 1989-1991.
His work has been exhibited worldwide, including at the 54th Venice Biennial and is part of major private and public collections including the Museum of Fine art in Boston, The Library of Congress in Washington, Maison Europèenne de la Photographie in Paris and the Museum of Contemporary Art in Rome.
After years of living and working in New York, Ventura relocated in 2010 to Anghiari, a small town in Tuscany, where he currently lives and works.

www.paoloventura.com